I modelli di pulsossimetro da usare a casa, sono in genere quelli da dito, molto semplici da utilizzare e anche estremamente maneggevoli.
Vediamo comunque il funzionamento, vantaggi e vantaggi.
Tipologie di pulsossimetro
Il pulsossimetro è un apparecchio elettronico che grazie alla luce ad infrarossi è in grado di misurare la percentuale di emoglobina legata.
In particolare modo, la sua utilità sta nella possibilità di procedere a un esame preliminare dello stato di salute del soggetto grazie alla percentuale di saturazione e la frequenza cardiaca.
Le tipologie di prodotto che è possibile acquistare in farmacia, in parafarmacia o nei migliori siti di e-commerce.
Alcuni modelli, oltre alla saturazione e alla frequenza cardiaca, sono in grado di dare altri parametri, come ad esempio la pressione arteriosa e addirittura un elettrocardiogramma per un quadro generale completo, senza bisogno di un esame invasivo.
Ad ogni modo le tipologie di pulsossimetro sono:
- da dito: il più utilizzato presso la propria abitazione. Una pinza in plastica che su una parte ha un sensore, dall’altra una luce e sulla parte superiore un display LCD. Applicando la pinza sulla falange del dito indice e facendo pressione sul pulsante di accensione si può misurare in pochi secondi la saturazione. Un prodotto semplice ed economico, ecco perché molto usato anche a casa da semplici persone e non da dottori e infermieri;
- da braccio: il più completo tra i prodotti, viene utilizzato esclusivamente in ambito ospedaliero, perchè non sempre semplice da interpretare;
- da polso: semplice quasi come quello da dito.
Infine vorremmo fare una breve menzione al pulsossimetro pediatrico, di dimensioni minori, si adatta alle misurazione dei più piccoli, che sono leggermente differenti.
In questo caso, il sensore viene applicato al dito del piede e non della mano ed inoltre sembra riuscire a mantenere la precisione anche se il piccolo tende a muoversi.
Pulsossimetro da dito: perché usarlo a casa
Abbiamo accennato al fatto che il pulsossimetro da dito è quello più utilizzato presso le abitazioni private.
Soprattutto chi soffre di patologie cardiache, vascolari e polmonari, dovrebbe sempre avere un pulsossimetro, per tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
I migliori apparecchi sono in grado di tenere memoria delle misurazioni, altri invece, si possono collegare al pc scaricare i risultati e quindi riuscire a tenerne memoria per poi poter far valutare il proprio stato di salute al medico curante.
In casa viene spesso utilizzato il pulsossimetro da dito perché molto semplice da utilizzare, ma anche economico, basta pensare che i migliori sono acquistabili con poche decine di euro.
Ciò che risulta molto importante è comunque sapere come sceglie e come valutare il prodotto da acquistare.
Limiti dell’uso casalingo del pulsossimetro
Senza alcun dubbio poter utilizzare il saturimetro a casa, in maniera autonoma, è importante perché non serve ricorrere sempre al dottore per conoscere il proprio stato di salute generale.
Ma nell’utilizzo casalingo del pulsossimetro è bene tener conto di alcuni limiti di questo prodotto.
Il primo tra i limiti a cui vorremmo accennarti e in presenza di avvelenamento da monossido di carbonio, in cui la misurazione della saturazione potrebbe essere ottimale, ma l’emoglobina si lega all’anidride carbonica e non all’ossigeno.
Ulteriori limiti sono dovuti alla vasocostrizione periferica, cioè uno scarso afflusso di sangue alle dita, che non permette una misurazione ottimale dei proprio valori di saturazione.
Stessa problematica si presenta nel caso in cui si soffra di anemia.
Infine per una corretta misurazione della saturazione, è importante che sulle dita non sia presente gel acrilico o smalto di colore scuro, perché questo potrebbe inficiare la misurazione.
A tal proposito ti ricordiamo che l’aspetto delle dita possono essere indice di salute dell’individuo.