Pulsossimetro in palestra, si o no? Gli sportivi sanno bene quanto sia importante tenere sotto controllo il proprio stato di salute anche durante gli allenamenti più estenuanti.
Vediamo allora se u apparecchio come il pulsossimetro deve essere o meno utilizzato in palestra.
Cos’è un pulsossimetro
Ci sembra doveroso iniziare spiegando, a chi ancora non lo sapesse, cos’è un pulsossimetro e soprattutto capire a cosa serve.
Il suo utilizzo è importante soprattutto da parte di chi soffre di malattie polmonari, i quali potrebbero non avere abbastanza ossigeno nei globuli rossi.
Quindi ciò che si va a misurare è la saturazione di ossigeno presente nel sangue, una percentuale troppo bassa può indicare uno stato di ipossiemia, quella che comunemente viene chiamata mancanza di fiato.
Il funzionamento di questo apparecchio è molto semplice, ecco il motivo per cui ognuno può utilizzarlo in completa autonomia.
Si poggia la molletta su un polpastrello e si attiva attraverso il pulsante di accensione, si propagano così dei piccoli raggi di luce, che sbattono contro l’altra parte della molletta e rilevano la percentuale di emoglobina legata.
Pulsossimetro in palestra esercizio fisico e saturazione
Il livello di ossigeno nel sangue è una variante molto importante per il corpo, in quanto indica l’aria che i polmoni sono in grado di distribuire all’intero corpo e a ogni organo o muscolo.
Come ben saprai le persone che conducono una vita sedentaria sono più a rischio per quel che riguarda le malattie cardiovascolari, lo stesso dicasi, di coloro che decidono di seguire un’alimentazione che si rivela non essere sana.
Non tutte le attività fisiche sono uguali tra di loro, ma qualunque sia quella che si svolge è opportuno porre attenzione sulla respirazione, alternando in maniera ritmica l’espirazione e inalazione.
Respirare in modo pesante durante l’esercizio non vuol dire avere problemi a livello di saturazione, ma rispettare il bisogno del corpo di espellere l’anidride carbonica presente nei muscoli.
Pulsossimetro in palestra: la saturazione dell’ossigeno
Quindi risulta estremamente importante che durante l’attività fisica la saturazione si riveli al livello ottimale.
Il saturimetro è così semplice da utilizzare che sempre più spesso è possibile utilizzarlo anche in palestra.
Come abbiamo già detto la saturazione misura la quantità di ossigeno trasportata dal sangue, i corpo respira in maniera volontaria e solo grazie a questo si è sicuri di riuscire a mantenere un buon livello di ossigeno.
Nonostante tutte le accortezze che si possono avere ci sono casi in cui il corpo non funziona come dovrebbe.
Possono ad esempio esserci delle variazioni della frequenza cardiaca troppo alta o troppo bassa e in questi casi ci possono essere delle alterazioni nei valori della saturazione.
Uno squilibrio nella quantità di ossigeno distribuito nel corpo, può mettere a dura prova gran parte degli organi interni come ad esempio il cuore, il fegato e i polmoni.
Grazie alla presenza di un pulsossimetro anche nelle palestre è possibile tenere sotto controllo tutti questi valori e fare in modo che anche sotto sforzo il corpo possa lavorare in maniera ottimale.
Fai attenzione all’aria che respiri
Per mantenere un buon livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue, non è sufficiente fare attenzione alla respirazione, occorre mantenere una dieta sana ed equilibrata, evitando l’eccesso di zuccheri e di grassi.
Inoltre è importante che l’aria che si respiri sia quanto più possibile pulita e fresca, anche se questo non è sempre facile.
Soprattutto in città non mancano gli agenti inquinanti lasciati da automobili e anche dalle abitazioni.
Molto importante, quando possibile, concedersi passeggiate fuori dalla città, all’aria aperta.