In genere all’acquisto il pulsossimetro viene dotato di manuale d’uso che permette non solo di comprendere come funziona l’apparecchio, ma anche come leggere i valori rilevati e quando è il caso di allarmarsi.
Vediamo dunque tutto quello che c’è da sapere.
Cos’è e come funziona un pulsossimetro
Cosa significa questo?
Tutti conosciamo bene il compito del sangue, che è quello di trasportare l’ossigeno dai polmoni a tutti gli organi e in particolare modo il cervello, per far in modo che il corpo resti in perfetta salute.
Quindi la saturazione è la percentuale di emoglobina che si lega alle particelle di gas e le trasporta in tutto il corpo.
Il funzionamento è estremamente semplice.
I più comuni tra i saturimetri utilizzati nelle abitazioni sono quelli da dito, una pinza con uno display LCD sulla parte superiore, su cui è possibile leggere i risultati della misurazione, non solo la saturazione, ma anche la frequenza cardiaca.
Una pinza da applicare sull’ultima falange del dito indice.
Da una parte della pinza una luce che emette raggi di luce a infrarossi che che attraversano il dito e sbatte sull’altra parte della pinza dove vi è un sensore e in questa maniera avviene la misurazione.
I vantaggi dell’uso del pulsossimetro
Usare il pulsossimetro presso la propria abitazione, è molto importante per tutti quei soggetti che soffrono di varie patologie.
Si tratta di uno strumento importante che dovrebbe essere utilizzato da tutti coloro che hanno patologie cardiache, vascolari o al sistema respiratorio.
Con misurazioni giornaliere di cui tener traccia è possibile controllore sempre lo stato di salute del soggetto ed intervenire tempestivamente al primo segnale di problematica.
Ricordiamo che il lavoro svolto dall’emoglobina che trasporta l’ossigeno è quello, in primo luogo di portarlo al cervello.
Una carenza di ossigeno può dunque essere causa di ictus.
L’utilità del manuale d’uso
Considerando la semplicità di utilizzo del pulsossimetro, si può pensare che non ce ne sia bisogno, ma in realtà non è così.
Innanzitutto oltre al saturimetro da dito ne esistono altre tipologie anche più complesse e questo è solo uno dei motivi per cui il manuale d’uso è indispensabile.
Nel caso del pulsossimetro il manuale d’uso non serve tanto per sapere come utilizzarlo, piuttosto per capire quali sono i limiti dell’apparecchio e inoltre riuscire a leggere nella maniera giusta i valori rilevati.
Manuale d’uso e valori di saturazione
La saturazione dell’ossigeno nel sangue, per essere ritenuto in un range di valori ottimali, deve trovarsi tra il 95 e il 100%.
Un valore al di sotto del 95% deve essere tenuto sotto stretto controllo.
Mentre sono particolarmente allarmanti quelli che scendono al di sotto del 90%.
Un valore di saturazione troppo basso, potrebbe indicare un non corretto funzionamento dell’apparato respiratorio e quindi uno scarso apporto di ossigeno in tutto il corpo.
Manuale d’uso e limiti del pulsossimetro
Altro aspetto importante per la valutazione del corretto funzionamento del pulsossimetro è la valutazione dei limiti nel suo funzionamento.
Come accennato in precedenza, il saturimetro rileva la percentuale di emoglobina legata al gas, ma questo non sempre è l’ossigeno.
Ad esempio, in caso di avvelenamento da monossido di carbonio la saturazione sarà alta, ma l’emoglobina in questo caso si lega all’anidride carbonica, non all’ossigeno.
In questo caso è molto utile il puls-CO-ossimetro che riesce a distinguere i 2 gas.
Ma non dimentichiamo che altro limite del pulsossimetro è la presenza sulle dita di smalto.
Questi ed altri casi, potrai trovarli indicati sul manuale d’uso del tuo saturimetro.