L’utilizzo sempre maggiore di un apparecchio come il pulsossimetro, ha iniziato a far serpeggiare tra le persone l’idea di poterlo creare home made.
Non sappiamo quanto questa possa essere una buona idea, considerando anche che non c’è garanzia di avere rilevamenti certi e reali.
Ma se la tua domande è se sia possibile creare un pulsossimetro in completa autonomia, dobbiamo dirti che si, è possibile e se continuerai a leggerci troverai anche una piccola guida su come sia possibile farlo.
Ad ogni modo, vediamo insieme cos’è un pulsossimetro e come sia possibile crearne uno home made, semplice da utilizzare.
Pulsossimetro: cos’è e quando utilizzarlo
Il pulsossimetro è un piccolo apparecchio che può essere sia da polso che da dito.
Quelli da dito sono considerati dei presidi medici, in quanto in grado di dare letture più accurate e precise.
Lo scopo del pulsossimetro è quello di dare indicazioni importanti sullo stato di salute generale di chi lo utilizza.
I valori che vengono rilevati sono la saturazione dell’ossigeno nel sangue (l’emoglobina che si lega al gas) e la frequenza cardiaca.
In principio il saturimetro era stato creato per l’utilizzo in ambito ospedaliero, ma ad oggi l’uso si è diffuso anche in gran parte delle case italiane.
Questo esteso uso del saturimetro è un bene, perchè permette alle persone di tenere sotto controllo i loro valori in maniera completamente autonoma, senza doversi rivolgere ogni volta ad infermieri o dottori.
A tal proposito vorremmo specificare che tutti coloro che hanno problematiche a cuore o polmoni, dovrebbero non solo utilizzare il pulsossimetro, ma anche tenere anche traccia delle misurazioni.
Come utilizzarlo
I saturimetri da dito altro non sono che delle pinze in plastica con un display sulla parte superiore.
Per la misurazione della saturazione è sufficiente mettere la falange del dito indice all’interno della pinza a spingere il pulsante per avviare la misurazione.
Sul display verranno riportati i valori sia per quel che riguarda l’ossigenazione del sangue che la frequenza cardiaca.
Questo avviene grazie all’utilizzo di 2 tipologie di fascio di luce che fa funzionare il pulsossimetro.
Ciò che abbiamo descritto è il funzionamento di ogni saturimetro da dito e nel caso in cui tu decidessi di avventurarti nel fai da te, per costruirne uno dovrai seguire gli stessi principi.
Pulsossimetro home made
Come già detto in precedenza, ciò che si consiglia è acquistare un prodotto già pronto, in quanto si avrà la certezza della veridicità delle misurazioni.
Questo anche alla luce dei prezzi ridotti a cui è possibile trovare degli ottimi pulsossimetri.
Di cosa hai bisogno
Carta e penna, prendi appunti su tutto quello che ti servirà per avere il tuo pulsossimetro:
- una gruccia tipo quelle da gonna con pinze;
- un led chiaro/luminoso;
- un LDR.
Procedimento
Innanzitutto devi togliere le pinze dalla gruccia, sarà l’unica parte che ti servirà, dovrai quindi smontarle e fare un buco con il trapano su entrambe le sue parti.
Il buco dovrà essere fatto esattamente al centro della gomma, così da poter applicare la luce LDR, quindi utilizzare la colla a caldo per bloccare il fotoresistore.
Nell’altro pezzo della clip applicherai il LED.
Non ti resta altro da fare che collegare i fili e scaricare il software che ti permetterà di utilizzare il pulsossimetro creato da te.
Ricorda che i dati sono rilevati in base a un algoritmo.
Confrontati il pulsossimetro standardizzino e quello home made sembra che il secondo abbia una buona attendibilità.