Il mercato offre pulsossimetri di qualità a prezzi decisamente contenuti, è questo che ha permesso all’apparecchio di diventare molto utilizzato all’interno delle case di persone anche giovani di età.
Ad ogni modo vediamo cos’è un pulsossimetro, come sceglierne uno e quali sono i migliori tra cui è possibile scegliere.
Pulsossimetri: cosa sono
Il pulsossimetro è un apparecchio che fino a non molti anni fa era utilizzato prevalentemente in ambiente ambulatoriale ed ospedaliero.
Uno degli apparecchi comunemente utilizzati in ambulanza nel momento in cui si ricorreva ai mezzi di soccorso, o negli studi medici.
Detto anche saturimetro, il più comune è quello da dito, una pinza dotata di sonda e di luci, in grado di rilevare il valore dell’emoglobina legata.
Come ben sai il sangue si lega all’ossigeno e grazie a questa sua capacità il gas viene portato dai polmoni a tutto l’organismo e in particolare modo al cervello, per permettere all’essere umano di svolgere le sue naturali funzioni.
Un valore della saturazione al di sotto di una certa percentuale potrebbe indicare mal funzionamento polmonare.
Quando utilizzare il pulsossimetro a casa
Come già anticipato in precedenza, con il passare del tempo l’utilizzo del pulsossimetro si è spostato da un ambiente prettamente ospedaliero a quello casalingo.
Questo processo è avvenuto grazie alla semplicità di utilizzo del saturimetro.
Questo apparecchio permette di valutare lo stato di salute generale dell’individuo senza procedere ad analisi invasive. E tutto questo spendendo pochi soldi, in quanto si trovano prodotti anche da 30 euro.
I prodotti base sono in grado di rimandare i valori della saturazione e la frequenza cardiaca; ma ci sono altri apparecchi di fascia superiore che riescono a misurare anche la pressione arteriosa.
Questo gli permetterebbe di avere sotto costante controllo i loro parametri.
Se si doteranno di prodotti con memoria, potranno inoltre valutare l’andamento del loro stato di salute tenendo nota dei valori ottenuti.
Come scegliere un pulsossimetro
Scegliere il pulsossimetro potrebbe non sembrare semplice. Ciò che resta comunque importante è valutarne l’acquisto in base alle proprie esigenze.
Come anticipato ci sono prodotti di diversa fascia di prezzo, inoltre come vedremo anche di seguito i pulsossimetri non sono tutti uguali.
Innanzitutto occorre decidere se acquistare un classico pulsossimetro o uno pediatrico, a seconda che il soggetto che ne abbia bisogno superi o meno una certa età.
Poi la valutazione dovrà spostarsi sulla tipologia.
Ci sono pulsossimetri da dito, che come già anticipato sono i più comuni, economici e quelli che vengono utilizzati anche dai dottori.
Non possiamo dire che questa tipologia sia anche la più affidabile perché qualunque apparecchio è in grado di garantirti precisione nelle rilevazioni.
Ci sono poi i pulsossimetri palmari, che provvedono alla misurazione della saturazione poggiandoli sul palmo della mano.
Tra le tipologie di saturimetro sembrano essere i più costosi e in genere hanno una memoria non indifferente, garantendo a chi è affetto da patologie di riuscire a mantenere traccia delle misurazioni.
Infine i pulsossimetri da braccio e da polso, si tratta degli apparecchi che danno il maggior numero di informazioni, oltre a riuscire a tenere traccia delle misurazioni che sono state fatte.
Grazie a questo tipo di saturimetri sarà possibile avere il valore non solo della saturazione, ma anche della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.
Probabilmente sono i prodotti meno maneggevoli, ma quelli più indicati per tutti coloro che devono tenere sotto controllo patologie anche gravi.
Altri aspetti da valutare per la scelta del pulsossimetro sono: la semplicità di utilizzo, la precisione delle rilevare azioni e infine il prezzo.